Venerdì 9 gennaio abbiamo avuto l'immenso piacere di presentare al Ministro dell'Istruzione, prof.ssa Stefania Giannini, due percorsi di eccellenza della nostra scuola: i Giochi della Chimica e la produzione dello spumante classico Emopoli.
Il Ministro era stata invitata a visitare le realtà scolastiche goriziane dalla senatrice Laura Fasiolo, già dirigente scolastica e tuttora attenta, nei suoi incarichi istituzionali, alle problematiche della realtà scolastica.
Il Ministro ha trascorso la mattinata goriziana dividendosi fra tre poli: il Liceo Classico, ove ha incontrato studenti dei licei, delle scuole slovene, del Cossar-Da Vinci; il Max Fabiani, dove le sono state presentate esperienze del Fabiani-D'Annunzio, del Galilei e del Brignoli; e infine la sede universitaria di via Alviano, dove ha incontrato i due rettori di Trieste e di Udine.
Per la nostra scuola, i Giochi della Chimica sono stati presentati da Matteo Frandoli, già vincitore nazionale per la categoria biennio nell'edizione del 2014. Il suo intervento ha riscosso molta simpatia e attenzione ed è stato calorosamente applaudito.
Lo spumante Emopoli è stato invece presentato con un dialogo a più voci tra alcuni degli studenti che ne stanno seguendo la produzione: Martina Postir e Alberto Tomasin della 4 VE, Sebastiano Ambrosi della 5 PT, Giulia Sofia Certo, Ilaria Codra e Enrico Gaggio della 5 GA.
Nella loro presentazione, è stato messo in evidenza il grande lavoro che sta conducendo a questo significativo risultato. Infatti, oltre ai docenti e agli studenti, in modo forse alle volte meno evidente ma del tutto fondamentale vi è l'apporto di altre persone, che credono nel progetto e si adoperano per portarlo a termine e per farlo conoscere.
Tra questi, la Fondazione Carigo per il suo finanziamento, il Comune di Gradisca d'Isonzo per l'attenzione con cui sostiene e fa conoscere la nostra realtà scolastica, e soprattutto la Tenuta di Angoris, di cui abbiamo potuto pubblicamente ringraziare la proprietaria, dr.ssa Marta Locatelli, e il direttore tecnico, Alessandro Dal Zovo.
Al termine, il ministro si è brevemente rivolta ai presenti, dimostrando di aver ascoltato e apprezzato con molta attenzione i lavori esposti, che rappresentavano tutti così bene quel modello di scuola, al centro delle attenzioni del paese, che si vorrebbe diventasse il modo "normale" di pensare l'istruzione in Italia.
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